Il Patrimonio Culturale unisce Italia e Colombia e si mette al servizio della comunità

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Ibagué 6 agosto 2020. Non c’è alcun dubbio che in tempi di incertezze e ripensamenti sui valori fondanti della nostra esistenza il patrimonio culturale torna ad avere un ruolo fondamentale nel dialogo tra culture. Gli eventi che duramente in questi anni hanno colpito il patrimonio dell’umanità in tutti i suoi molteplici aspetti, e principalmente umani, ci fa riflettere sulla necessità di rimettere al centro il valore della cultura e dell’etica. Non meno drammatico il caso che ha colpito Beirut, la capitale libanese, il 4 agosto scorso. Sono questi solo alcuni dei casi che devono farci riflettere sulla necessità di rimettere al centro della nostra esistenza i valori della Cultura.
Il messaggio arriva da lontano, dalla Colombia, da un paese che non meno di altri è affranto da guerre interne che da oltre mezzo secolo continuano a segnare la vita di tanti colombiani. Eppure, proprio dal cuore della Colombia, dalla regione del Tolima arriva un grande segnale di speranza, a testimonianza anche dell’attenzione che, in questi ultimi anni, l’Ambasciata d’Italia in Colombia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bogotá hanno dedicato al tema della valorizzazione della cultura.
Si tratta di un progetto di collaborazione accademica tra Italia e Colombia, avviato nel 2010 dalla professoressa Olimpia Niglio nell’ambito dei corsi universitari dedicati alla valorizzazione del patrimonio culturale e da lei stessa attivati presso la Scuola Internazionale dell’Università di Ibagué, città-capitale del Tolima. La regione presenta una fitta rete di stazioni ferroviarie purtroppo dismesse già a partire dalla seconda metà degli ’60 del XX secolo con la chiusura definitiva dell’infrastruttura ferroviaria. Grazie alla collaborazione accademica italo-colombiana nel 2009 sono stati attivati dei corsi per il restauro di alcune principali stazioni ferroviarie, piccoli luoghi di sosta ma tutti di notevole pregio architettonico e in gran parte realizzate da ingegneri cubani, inglesi, tedeschi e italiani nei primi decenni del Novecento. Questo progetto di collaborazione accademica ha consentito di intervenire prima sulla stazione del villaggio di Ambalema, lungo il fiume Magdalena, progetto inaugurato nel 2016.

La stazione di Picaleña in una foto di Olimpia Niglio, nel 2010 durante i primi lavori per la realizzazione del progetto

A seguire è stato messo a punto e realizzato il restauro della stazione di Picaleña nel municipio di Ibagué le cui opere sono state dirette dall’architetto colombiano Carlos Pinilla con riferimento al progetto dell’italiana Olimpia Niglio. Considerate le condizioni sociali al contorno questo progetto testimonia come la Cultura quando si mette al servizio della Comunità diventa una risorsa insostituibile di grandi opportunità economiche, sociali e di sviluppo. Infatti, proprio il valore culturale dell’iniziativa è stato premiato con la presentazione del progetto alla Biennale di Architettura Colombiana il prossimo 17 e 18 settembre a Cartagena de Indias.
Un grande messaggio di speranza e di incoraggiamento ad investire sulla Cultura che consente all’umanità di esprimere tutti i propri valori, principalmente etici e morali, e di mettersi così al servizio degli interessi della collettività.

La stazione di Picaleña (2020) dopo i restauri diretti dall’architetto Carlos Pinilla (Colombia)
La stazione di Picaleña (2020) dopo i restauri diretti dall’architetto Carlos Pinilla (Colombia)
Il progetto sarà alla Biennale dell’Architettura Colombiana, 17-18 settembre 2020

https://sociedadcolombianadearquitectos.org/portfolio/xxvii-bienal-colombiana-de-arquitectura-y-urbanismo-2020/

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