Appunti, taccuini, diari, resoconti di viaggatori antichi e moderni lungo le rotte di tutto il mondo, percorsi a piedi o in bicicletta, a cavallo o in carrozza, in auto o con slitte.
VIAGGIO NELLA GRECIA ANTICA di Cesare Brandi
Cesare Brandi fu spesso in viaggio, in luoghi che i suoi incarichi professionali lo portarono a conoscere e ad amare.In questo volume pagina dopo pagina accompagna il lettore alla scoperta dell’antica Grecia evocando sensazioni e profonde emozioni.
Fu sua la dimensione circolare del viaggio, inteso coma andata e come ritorno, e non dimentica ansia e nostalgia, da sempre compagne del viaggiatore. Creta, l’Acropoli, Delfi, Olimpia, Mistrà: una carrellata di luoghi raccontati con l’attenzione al dettaglio di una colonna, alla cromia particolare di un prato fiorito senza tralasciare il suo bagaglio culturale di inestimabile grandezza.
Il suo è un racconto poetico che si fa leggero ed emozionante al tempo stesso, e che porta diritto allo scopo stesso del viaggio: la ricerca del senso e della verità, il porsi in sintonia con quello che Christian Norberg Schultz avrebbe definito il genius loci, lo spirito proprio di ciascun luogo.
APPUNTI DI VIAGGIO. RACCONTI E IMMAGINI TRA GENOVA E IL TIGULIO, ISTANBUL, ISRAELE, LA CINA E LA “MERICA”.
Il libro raccoglie gli ‘appunti di viaggio’ di un archeologo e una serie di racconti che si sviluppano nel tempo di oggi e nel tempo che e’ passato, in luoghi visti e in posti solo immaginati. Il volume è accompagnato da illustrazioni originali, da foto d’epoca e da immagini, o meglio da sensazioni, catturate viaggiando e lavorando negli ultimi dieci anni in Israele, Turchia, Crimea, Mar Nero e Cina. ‘Storie di viaggio’ perche’ il viaggio mi affascina, lo considero una parte della mia professione, ma anche una forma di esercizio della fantasia, una pratica taumaturgica e medicamentosa. In un senso piu’ ampio e condiviso, il viaggio ci libera dai legami stretti del tempo finito in cui ci troviamo a vivere, proiettandoci indietro o incredibilmente avanti, consentendoci – tra passato e futuro – di giocare con l’immaginazione. (Fabrizio Benente)
Intorno al mare. Tunisia, Libia, Egitto, Giordania, Siria, Turchia in 500.
Il Mediterraneo ha permesso l’incontro di culture millenarie e sulle sue coste si affacciano tre continenti. Si può navigare alternando partenze e approdi, in traghetto o in crociera, oppure si può percorrere tutto intorno, via terra, magari a bordo di una 500 vecchia di quarant’anni. È quello che racconta Danilo Elia in questo libro: un viaggio sorprendente che comincia a Bari, da sempre porta sull’Oriente, e continua a bordo del valoroso Cinquino tra Paesi e popoli dalle tradizioni che affondano le loro radici nella notte dei tempi. Da Tozeur agli chott del Sahara, dal centro carovaniero di Gadames alle Piramidi, dalla misteriosa Petra alle formazioni rocciose della Cappadocia, viene descritto un itinerario di circa 10mila chilometri tracciato all’insegna della lentezza, della curiosità, senza supporto, su strade difficili, tra oasi, dune di sabbia, medine mediorientali, con un mezzo in cui il guasto è sempre in agguato. Ma gli incontri e le esperienze valgono comunque qualche sacrificio, perché suscitare stupore sulla propria strada e poter assaporare l’ospitalità di molti non hanno prezzo.
Anatomia dell’irrequietezza Bruce Chatwin In Patagonia Bruce Chatwin via: narrativa del viaggioRelated articles across the web
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