Dando seguito all’iniziativa lanciata dal Prof. Corrado Gavinelli Un Concorso aperto e libero: arte per la vita in tempi di Coronavirus, il cui tema è senza vincoli se non quello del soggetto: come contrastare il Coronavirus, come vincerlo, pubblichiamo di seguito le proposte giunte per cogliere questo periodo di stasi imposta dall’emergenza come occasione per manifestare un inno alla vita in forme artistiche.
Le proposte sono presentate secondo l’ordine cronologico nel quale sono pervenute e divengono una serie aperta: man mano che ne arriveranno altre, saranno aggiunte.
Prima proposta – data di arrivo, 8 Aprile 2020. Da Nuovo Ospedale, Torre Pellice (Torino) Italia Sistemazione nella Bacheca Ospedaliera
Seconda proposta – data di arrivo,12 Aprile 2020 (giorno di Pasqua). Da Sergio Mollea, Pasticciere, Torre Pellice (Torino) Italia. Sorpresa Pasquale!
Terza proposta – data di arrivo, 15 Aprile 2020. Da Alvaro Puglisi, Ingegnere Nucleare, Villarbasse (Torino). ‘Una Corona Umana’, e ‘Una Corona Mondiale, Colorata’
Quarta proposta – data di arrivo 17 Aprile 2020. Da Andrea Giampiccoli, Ricercatore Associato alla Università di Tecnologia, Durban, Sudafrica ‘Mutevolezza Morente’
Quinta proposta – data di arrivo 21 Aprile 2020. Da Anna Sofia Mollea, Alunna della Classe V della Scuola Primaria di Angrogna (Torino) ‘Non Disegno, ma Coloro Molto Volentieri!’
Sesta proposta – data di arrivo 22 Aprile 2020. Da Simone Albano, Perito Elettrotecnico, Milano (Italia) – ‘Versetti Biblici Per Conforto e Speranza, Risolutezza e Cura’
Settima proposta – data di arrivo 23 Aprile 2020. Da Salvatore Grande, Architetto e Illustratore, Lugano, Svizzera – Pandemonìa (Questa Pandemìa è il Pane del Demonio, per cui è una Pandemonìa)
Ottava proposta – data di arrivo 23 Aprile 2020. Da Giorgio Casati, Architetto e Artista, Milano. Endiadi. Il CoronaVirus nell’infinito mondo (concluso il 22 Aprile 2020, 50a Giornata della Terra).
Nona proposta – data di arrivo 23 Aprile 2020. Da Stefania Seddio, Architetto, Lugano, Svizzera. CoronaVino! (Un Fiaschetto di Vino Toscano per Brindare alla Fine del Contagio!)
Decima proposta – data di arrivo 23 Aprile 2020. Da Stefania Seddio, Architetto, Lugano, Svizzera La Coroncina della Vita (Basta una Piccola Corona per una Grande Vita!)
Undicesima proposta – data di arrivo, 23 Aprile 2020. Da Marco Cremona, Architetto, Milano.
Corona di Fiori e Arcobaleno Imbandierato. Tante bandiere del mondo di tanti Paesi coinvolti, uniti da un arcobaleno a corona che incrocia la corona di fiori, e – come tutti gli arcobaleni – viene dopo la tempesta e porta nuovamente il sole, e la speranza di un nuovo inizio colorato e gioioso.
Dodisesima proposta – data di arrivo, 23 Aprile 2020. Da Adriano Cremona, Pensionato, Milano, Italia Senza Titolo.
Tredicesima proposta – data di arrivo, 23 Aprile 2020. Da Giorgio Pissardo, Geometra, Villareggia (Torino). Murale di Nilda Noemi Actis Goretta detta Munù, Artista e Muralista di Pigüé (Buenos Aires- Argentina) in Piazzetta dei Migranti a Caluso (TO). Il Murale (eseguito tra il 2006 ed il 2009) è concepito anche come schermo di proiezione di filmati, diapositive e altre immagini. Qui è proiettata la Corona di Vita!
Quattordicesima proposta – data di arrivo, 24 Aprile 2020. Da Manuela Bonometto, Funzionario direttivo, Servizi Sociali, Villareggia (Torino). La Maglietta della Speranza
Quindicesima proposta – data di arrivo, 25 Aprile 2020. Da Maria Pia Beretta, Artista Culinaria, Milano. Il CoronaNonVirus Edibile del XXV Aprile 2020. Un cibo per rinforzare ogni Resistenza.
Sedicesima proposta – data di arrivo, 26 Aprile 2020. Da Elisabetta Ribet, Teologa protestante e Docente universitaria, Strasburgo (Francia). Memoria in Tricolore.
Diciassettesima proposta – data di arrivo, 28 Aprile 2020. Da Giancarlo Consonni, Architetto e Poeta, Milano. Inverno 1
Diciottesima proposta – data di arrivo, Aprile 2020. Da Giancarlo Consonni, Architetto e Poeta, Milano. Inverno 3 In attesa della stagione della guarigione
Diciannovesima proposta – data di arrivo, 29 Aprile 2020. Da Giancarlo Consonni, Architetto e Poeta, Milano. Poesia (2003)“Difficilmente riuscirò a scrivere una poesia su questa tragedia.
Posso solo mandare un mio significativo componimento già edito”.
STATE LEGGERI
Come quando
la vita ti bastona
e uno respira piano
per non fare male all’aria.
Ventesima proposta – data di arrivo, 29 Aprile 2020. Da Graziella Tonon, Architetto e Poetessa, Milano. Poesie (1996 e 2008)“Due poesie scritte in altri momenti, ma che possono evocare la situazione di clausura che stiamo vivendo”.
RUBA IL SOLE ALLE ROSE,
Qui sul balcone
folti mi vengono i crisantemi
e non le rose.
Ho una campanula che lascio correre
Se non ci sono copre il balcone
È DOMENICA
Due note di flauto
una di piano
un pianto improvviso
le rondini
in basso uno ha riso
un altro ha urlato fortissimo «goal!».
Eppure silenzioso pare il cortile
e gentile di carta stagnola
lassù l’aeroplano.
Ventunesima proposta – data di arrivo, 29 Aprile 2020. Da Ugo Pierri, Poeta, Trieste, Italia
Plip-plip-plip Da una città divenuta Area Necropolitana (da parte di un “pittore inediale, poeta espressionista-crepuscolare, scrittore di racconti tetrallegri”).
PLIP PLIP PLIP
plip plip plip
lente gocce scandiscono la resa dei conti
bip bip bip
lo scatto luminoso lancia sos cardiocircolatori
avido di futuro un groviglio di tubi
tiene in vita la morte
sotto la diafana cupola
ebbri di morfina gli effimeri
muoiono dalla voglia di vivere
poco importa se siano eroi o angeli
le ombre frettolose che si agitano intorno
Ventiduesima proposta – data di arrivo, 30 Aprile 2020. Da Gianni Bolis, Grafico, Calolziocorte (Lecco) La Desolazione del CoronaVirus
Ventitreesima proposta – data di arrivo, 30 Aprile 2020. Da Gianni Bolis, Grafico, Calolziocorte (Lecco) La Speranza della Ripresa
Ventiquattresima proposta – data di arrivo, 1 Maggio 2020. Da Mirella Loik, Architetto, Torre Pellice (Torino) Italia Trittico delle Valli Valdesi. È un mio omaggio storico a Paolo Paschetto, il grande Artista delle Valli Valdesi (Pellice, Chisone, e Germanasca) nell’area alpina – cozia e piemontese – di Pinerolo in provincia di Torino, che ha rappresentato mirabilmente nei suoi lavori pittorici e grafici con grande intensità di stilismo liberty-déco e realistico novecentismo. Le 3 immagini (che ho parzialmente rielaborato, mantenendo gli aspetti formali degli originali, con parziali colori nei due disegni in bianco e nero, e per la terza figura con l’aggiunta della Corona di Fiori del nostro Concorso) riguardano La Luce che Illumina le Tenebre (Lux Lucet in Tenebris), emblema storico dei Valdesi prima della loro adesione alla Riforma Protestante (avvenuta nel 1531) ma utilizzato anche dopo; il cosiddetto Stellone d’Italia, disegnato nel 1946 (e presentato al concorso nazionale vinto dal pittore) per lo stemma ufficiale della Repubblica Italiana adottato nel 1948 e tuttora istituzionalmente usato dallo Stato italiano; ed i Falò della Libertà (fuochi di ringraziamento ed esultanza per la ottenuta libertà di culto – concessa a tutte le religioni non-cattoliche praticate in Italia – dall’allora Re Carlo Alberto nel 1848)
Venticinquesima proposta – data di arrivo, 2 Maggio 2020. Da Valentina Piscopo, Ristoratrice e Cuoca, Cuneo, Italia. Io Resto in Casa! Partecipazione della piccola Rachele Jbilou, di anni 3
Ventiseiesima proposta – data di arrivo, 4 Maggio 2020. Da Mirella Loik, Architetto. Corona-GrandeTorino 2020 Quest’anno, il 4 Maggio, giorno di commemorazione della scomparsa del Grande Torino nella tragedia aerea di Superga, per la prima volta dal 1949 non sarà possibile effettuare (a causa del persistere del CoronaVirus) alcuna cerimonia pubblica per ricordare quell’evento. Ma personalmente ritengo che la memoria verso quella indimenticabile squadra di campioni possa ugualmente essere partecipata da ogni persona individualmente – sui balconi, alle finestre, o anche in casa – secondo le espressioni dei propri sentimenti e della propria sensibilità. Mirella Loik è figlia del campione granata Ezio Loik deceduto a Superga col Grande Torino.
Ventisettesima proposta – data di arrivo, 4 Maggio 2020. Da Corrado Gavinelli, Architetto e Artista, Torre Pellice (Torino). Quarto Atto contro il Corona Virus – Le Ghirlande di Picasso Proseguendo nella mia periodica proposizione di Iniziative contro il Virus Corona, improntate sulla presenza cromatica dei fiori simboleggiante la Corona Vita, questa volta – per la circostanza della cosiddetta Fase 2 – presento un’ulteriore sequenza di immagini artistiche di Paolo Picasso, in cui si evidenzia la gioiosa e caratterizzante immagine delle sue donne coronate da una ghirlanda di fiori e frasche. Sono figure che in pratica percorrono l’itinerario variegato della mirabolante artisticità picassiana, dal ripreso realismo novecentistico alla versione post-cubistica guernicana, fino alla sintesi grafica della campagna per la pace.
La prima Immagine, di soggetto generico (Ritratto di Donna, 1932), probabilmente già riguarda la figura della giovane Marie Thérèse Walter, cui più precisamente si riferiscono i due successivi Ritratti con una Corona di Fiori in testa, effettuati tra il 1937 ed il 1938. Viene quindi la famosa Bambina con Corona e Fiore mentre Gioca con una Barchetta (è la figlia dell’artista, Maya) del 1939, e quindi il Viso inghirlandato del 1946, ripreso da una foto di Françoise Gilot con una corona di edera sul capo, che nel 1950 si trasforma in un Viso di Pace con un rametto di ulivo adagiato, sui capelli della donna, dalla colomba biblica.
Ventottesima proposta – data di arrivo, 5 Maggio 2020. Da Paolo Mussat Sartor, Artista, Torino.
Ovulo 1973 “Penso che questa Immagine possa essere di buon auspicio per la Rinascita post-Covid”.
Ventiseiesima proposta – data di arrivo, 11 Maggio 2020. Da Marco De Bettini, Architetto, Torre Pellice (Torino). La Pandemia del Corona Virus
Ventisettesima proposta – data di arrivo, 12 Maggio 2020. Da Liliana Ayassot, Sarta e Costumista, Torre Pellice (Torino). Confezione di emergenza delle Mascherine
Ventottesima proposta – data di arrivo,13 Maggio 2020. Da Ugo Pierri, Artista e Poeta, Trieste. Sofferenza Contingente Inevitabile Sacrificio per la Pandemìa
Ventinovesima proposta – data di arrivo, 13 Maggio 2020. Da Chiara Ziganto, Tecnico di Laboratorio, Torino.
Trentesima proposta – data di arrivo, 15 Maggio 2020. Da Daniela Falcone, Architetto, Milano.
Corona V… Corona Colora Vita. Quella che ci colorerà il mondo di vita nuova, rinnovata e migliorata. Una vita più a dimensione d’uomo con ritmi rallentati e con più contatto e rispetto per la natura.
Trentunesima proposta – data di arrivo, 16 Maggio 2020.Da Lucia Praticò, Studentessa, Liceo Linguistico Britannico, Milano. Una Corona di Cioccolato. Sono una grande appassionata di cioccolata: con una dose giornaliera mi sento invincibile!
Trentaduesima proposta – data di arrivo, 16 Maggio 2020. Da Sylvia Praticò, Alunna di Scuola Media, Milano. La Solidarietà Protetta. Vinceremo il Virus solo restando uniti nella protezione
Trentatreesima proposta – data di arrivo, 21 maggio 2020. Da Elena Garavelli, Architetto, Milano.
Uncinetto Fiorito! Questa piccola opera rappresenta la Rinascita, e cito un pezzo della canzone di Jovanotti (Le tasche piene di sassi, del 2011) che per me la rispecchia: “Sbocciano i fiori sbocciano – E danno tutto quel che hanno in libertà – Donano, non si interessano – Di ricompense e tutto quello che verrà”
Trentaquattresima proposta – 24 Maggio 2020. Da Carla Massimetti, Artista, Torino.
Il Cappello Fantastico, 2006 Ho realizzato questo disegno qualche anno fa sulla base di una fotografia che mi aveva attratta per il contenuto sorprendente di un caimano che sembrava assai soddisfatto del cappello fantastico che aveva piazzato in testa, una corona di farfalle leggerissima e colorata. Dunque – ho pensato – posandosi sulla testa di coccodrilli e tartarughe o altri animali, le farfalle regalano loro una bellezza nuova. E stando insieme senza farsi del male e con grande eleganza. Così mi sembra che dovremmo imparare a stare anche noi umani con l’universo intero, compreso di caimani, farfalle, orchidee, cavalli, vermi, ibischi, stelle, acque, pesci, virus. Senza farci del male e con grande eleganza.
Trentacinquesima proposta – 27 Maggio 2020. Da Giuliana Valli, Fotografa e Artista, Como.
Domani faremo anche noi così: riapriremo
Trentaseiesima proposta – 29 Maggio 2020. Da Anastasia Osipova, Grafica Indipendente, Roma.
Quando finisce la Quarantena?
Trentasettesima proposta – 1 Giugno 2020. Da Marina Botta, Architetto, Stoccolma (Svezia): Un buco di luce in fondo al buio, 2020
Trentottesima proposta: – 1 Giugno 2020. Da Marina Botta, Architetto, Stoccolma (Svezia): Raggi di sole che trionfano su un mare di nuvole, 2020 “Cieli che forse possono raffigurare la speranza della luce e della vita che si riapriranno sul buio di questo periodo”
Trentanovesima proposta – 1 Giugno 2020. Da Ginevra Barbieri, Decoratrice Amatoriale, Torino Voglia di mare!!!!
Quarantesima proposta – 10 Giugno 2020. Da Corrado Gavinelli, Architetto e Scrittore, Torre Pellice (Torino). Quinto Atto contro il Virus Corona (per la Fase 3). LA GHIRLANDA DI FIORI COME EMBLEMA DI FIDUCIOSA SPERANZA DI RIPRESA
Riprendendo dalle immagini del mio Quarto Atto (pubblicato su ‘Frontiere’ il 4 maggio 2020) relative alle ghirlande floreali indossate dalle donne di Picasso che l’artista spagnolo ha ritratto, in vari anni della propria esistenza, e ripartendo con un’altra simile raffigurazione della seconda e ultima moglie del pittore, Jacqueline Roque [Figura 1],
per rimanere sempre su questo emblematico argomento figurativo-botanico delle corone di fiori che significano – in fondo – la gioia vitale e la rinascita festosa, nonché il rigoglio della bellezza nell’aspetto femminile che ne ha rappresentato il simbolo naturale, ho inteso porgere una compressa sintesi di questo genere particolare di esteriore messaggio fisico nella storia, nella forma particolare di addobbo femminile attraverso l’opera d’arte, a ricordo e riferimento concreto della fondamentalità estetica del significato di ricoprirsi di fiori per riprendersi da un passato da lasciare per iniziare una nuova condizione ulteriormente speranzosa (come più popolarmente è riscontrabile perfino nelle più remote tradizioni popolari di origine campagnola in molte nazionalità mondiali) [Figura 2].
Se non proprio dagli Egizi (di cui esistono scarse indicazioni precise e certe) e dai Sumeri (per i quali abbiamo labili testimonianze), invece con certezza nelle antiche culture greca e romana, la donna era solita addobbarsi di corone vegetali (rami e frasche, e quindi fiori) per particolari cerimonie e festività celebrative riferite alle loro varie divinità e stagioni, in festeggiamenti e cortei. Nel contesto classico-antico, oltre alle varie raffigurazioni artistiche (nei mosaici romani soprattutto) [Figura 3]
offre una eccellente testimonianza di tale usanza incoronante lo splendido esemplare di Corona Aurea ritrovato nel corredo funebre della tomba di una facoltosa matrona marchigiana a Montefortino di Arcevia sopra Fabriano, lavorata nel 244-43 avanti Cristo da un abile artigiano piceno, appartenente alla popolazione celtica dei Senoni [Figura 4].
Questa radicata usanza arcaica, ritenuta pagana dal Cristianesimo, non appare infatti più nelle iconografie medioevali, se non sporadicamente come indicazione di vezzosità femminile, o muliebre, nel tipico abbigliamento di quell’epoca (la vera corona metallica e preziosa spettava alla regina, i copricapi velati dalle più varie fogge appartenevano alle damigelle, e il serto fiorito andava alle giovani o alle donne incinte) [Figura 5].
E tutto questo perché, nella iconografia più ufficiosa, la vera (e sola) donna incoronata per eccellenza (non indossante frivole e occasionali ghirlande botaniche bensì portante un oggetto di riconoscibile regalità effettiva) doveva essere soltanto la Madonna. Così un accenno di coronalità vegetal-fiorita riprende solamente con la prima permissione figurale del periodo gotico, ed in particolare nella Maestà della Vergine del 1315 affrescata da Simone Martini nel Palazzo Pubblico di Siena [Figura 6],
in cui il diadema regale si confonde con appena accennati petali metallici.
Questa maestosa verginalità mariano-cristiana viene sviluppata nel Quattrocento tardo-gotico e pre-rinascimentale, come attesta la meravigliosa corona di pietre preziose e fiori dipinta nel 1432 dal fiammingo Jan van Eyck per l’Altare della Cattedrale di San Bavo a Ghent (odierna Gand), nella tavola dolcissima della Vergine Maria appartenente al Retablo dell’Agnello Mistico [Figura 7].
Ma sarà invece qualche anno più tardi – e inevitabilmente – nel Rinascimento che, con la ripresa delle tradizioni classiche ritornano raffigurazioni di donne con le teste infiorate, più decisamente normali sebbene sempre mitologiche, e particolarmente riferite alla dea Flora, l’antica italica Ebe, portatrice simbolica del rinnovamenteo primaverile: e di cui l’immagine più significativa, e nota, si ritrova nella Primavera di Alessandro Botticelli, realizzata nel 1482 [Figura 8].
In sèguito, raffigurazione esasperata della fruttività naturale autentica, perseguita dall’estroso pittore cinquecentesco Giuseppe Arcimboldo (Flora, 1589-90) [Figura 9],
oppure languido emblema riconoscitivo della religiosità monacale nella figura tipica di Santa Rosa da Lima (che da fanciulla aveva un nome per altro altrettanto floreale: Isabella Flores) come tipicamente lo ha ritratta Carlo Dolci nel 1668-70 [Figura 10],
la donna coronata di fiori diventa nel Settecento più terrena, per quanto continuativamente arcaica e idealizzata (e con tale aspetto la presenta la pittrice veneziana Rosalba Carriera nella Allegoria della Musica del 1712) [Figura 11];
per finalmente accedere ad una oggettività più realistica, di persona comune dell’epoca, con tutto l’Ottocento: a cominciare dai personaggi femminili del neo-classico Jacques-Louis David (Ritratto della Contessa Daru, 1810) [Figura 12],
e proseguendo con il Realismo veristico, soprattutto rappresentato dalla pittrice greca di riferimento preraffaellitico, Marie Eufrosyne Spartali-Stillman (Madonna Pietra degli Scrovigni, 1884) [Figura 13]
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E ancòra di più, con l’avvento – e la affermazione – della Modernità industriale, la ghirlanda fiorita appare sulle teste delle donne quale elemento di espressione femminile graziosa e pura, di circostanza vezzosa e comunque sempre di comunicabilità gioiosa, personalizzata: scarsamente però negli Impressionisti, che (a parte un isolato e floralmente timido Pierre-Auguste Renoir, come si vede nel suo quadro Il Palco del 1874) [Figura 14]
preferivano i fiori per le donne sui loro cappellini; e decisamente con maggiore, e perfino enfatico ed eccessivo entusiasmo esibitivo, nella tendenza caratteristicamente vegetale dell’Arte Floreale, uscente dalla figurazione tardo-ottocentesca delle Belle Arti (con il Liberty del virtuoso illustratore franco-cecoslovacco Alphonse Mucha: di cui è esemplare la bellezza universalizzata creata per il suo manifesto Fantasticheria del 1897) [Figura 15]
ed quindi entrante nelle tendenze di Avanguardia artistica con lo Stile Giovane mondiale (di cui è altamente rappresentativo Il Bacio del 1907-08 di Gustav Glimt, esponente fondamentale dello Jugendstil austiaco) [Figura 16].
E dunque dalla innovante Art Nouveau francese ancòra presente nella concettualmente stravagante pittura di Elisabeth Sonrel (Nostra Signora del Prezzemolo per Mucche, 1923) [Figura 17],
alla modernisima raffigurazione deformata del post-cubismo picassiano (Maria Teresa con una Ghirlanda di Fiori, 1937-38) [Figura 18],
la floralità coronale giunge alla contemporaneità post-bellica del secondo Novecento nelle immagini della messicana Frida Kahlo (di cui è tipica la più recente espressione iperrealistica impostata nel proprio Autoritratto del 1949-50) [Figura 19].
Ma non soltanto nei migliori rappresentanti dell’arte figurativa secolare scaturisce il sentimento festoso, felice e spensierato per la vita corrente, e speranzoso per un avvenire più luminoso e accettabile, della ghirlanda fliorita; bensì questo entusiasmo nuovo si ritrova pure negli immensi campionari delle professioni diversamente estetiche: nella grafica (illustrativa e commerciale) e nella fotografia d’autore si perpetua quell’ineliminabile desiderio di espressione esistenziale particolarmente contrassegnato dalle Corone di Fiori sulle teste delle Donne, tramandato dalle epoche più antiche ai nostri giorni anche – come ho riferito – in particolari tradizioni popolari del passato, in certi casi ancòra tramandate. E specificamente lo possiamo vedere raffigurato in modo esemplificativo, ed esemplare, nelle apposite figure create dallo Studio Internazionale Digitale 123RF (Ritratto di Fanciulla con in Testa una Corona di Fiori Selvatici ed Erbe, 2019) [Figura 20]
o nei virtuosi scatti di riconosciuti autori, recentemente storici (come quello di Louis Fleckenstein nel suo Ritratto di Sposa con Fiori di Arancio del 1907) [Figura 21]
oppure attuali (particolarmente di Alba Soler, autrice di molteplici fanciulle in fiore) [Figura 22],
come anche negli scatti professionali o amatoriali di più anonimi seguaci della fotografia [Figure 23 e 24].
Una euforia esibitiva che adesso, però, non deve comunque venire – ancòra – sottratta al congiunto indossamento salutare della sempre salvaguardante Mascherina sul viso! [Figure 25 e 26].
Quarantunesima proposta – 17 Giugno 2020. Da Alvaro Puglisi, Ingegnere Nucleare, Villarbasse (Torino). Fase 3. La Lancia del Vaccino Ucciderà il Virus Mostruoso
Quarantaduesima proposta –18 Giugno 2020. Da Rachele Jbilou, Bambina della Scuola Materna, Cuneo. Andrà Tutto Bene! Il Cuore della Speranza. E Nell’Album dei Ricordi – Elaborazioni Computergrafiche della madre, Valentina Piscopo
Quarantetreesima proposta – 17 Giugno 2020. Da Domenica Berta, Psicologa e Consulente per lo Sviluppo delle Risorse Umane, Ciriè (Torino). Chiusi in Casa in Attesa di Uscire e La Cauta Apertura della Fase 3
Quarantaquattresima proposta – 25 Giugno 2020 – Da Michele Privileggi, Artista, Leinì (Torino). Lavoriamo anche in Clausura Virus
Quarantacinquestima proposta – 25 Giugno 2020 – Da Giulia Cnapich e Maria Letizia Deluca, Educatrici Professionali della Cooperativa Sociale ‘Vides Main’, Torino.
Vite in Costellazione. Una Corona di Amicizia, Ascolto, Accoglienza, e Solidarietà
Quarantaseiesima proposta – 25 Giugno 2020 – Valentina Laus, Scuola Media Aleramo (Classe 2.a D), Torino. Filastrocca ‘Il Virus Misterioso’. Supervisione di Lorena Cicerale, Educatrice della Cooperativa Sociale ‘Vides Main’
Quarantasettesima proposta – 29 Giugno 2020. Da Luca Pinto, Scuola Media ‘Aleramo’ (Classe II D), Torino. Virus-Alieni Supervisione dell’educatrice Lorena Cicerale della Cooperativa Sociale
‘Vides Main’
Quarantottesima proposta – 29 Giugno 2020. Da Giulia Cuccurullo, Scuola Media ‘Aleramo’ (Classe II B), Torino. I nostri legami Supervisione dell’educatrice Lorena Cicerale della Cooperativa Sociale ‘Vides Main’
Cinquantesima proposta – 5 Luglio 2020. Da Giulia Sarsano, Scuola Media ‘Aleramo’ (Classe II B), Torino. Caviardage ‘Chi non ha paura’. Supervisione dell’educatrice Lorena Cicerale della Cooperativa Sociale ‘Vides Main’
Cinquantaduesima proposta – 6 Luglio 2020. Da Domenica Berta, Psicologa e Consulente per lo Sviluppo delle Risorse Umane, Ciriè (Torino). Ancora c’è, ed è Grosso! Commento: Uscire con Con Cautela, perchè fuori il Virus è sempre in Agguato
Cinquantatreesima proposta – 6 Luglio 2020. Da Domenica Berta, Psicologa e Consulente per lo Sviluppo delle Risorse Umane, Ciriè (Torino). La Mascherina si Tinge di Speranza (Tutto Andrà Bene)
Cinquantaquattresima proposta – 7 Luglio 2020. Da Giorgio Casati, Architetto e Artista, Milano.
Pausa Pandemica (Autoritratto) – Endiade 2020
Cinquantacinquesima proposta – 12 Luglio 2020. Da Mauro Afro Borella, Architetto e Designer, Milano. Proust e la Reverie del Covid. La Reverie Proustiana (indicata in “Alla Ricerca del Tempo Perduto”) è una sorta di memoria ripresa, collegata alla composizione di uno scritto sollecitato da un cibo che si sta mangiando. Ricordando il gusto passato di tale cibo, e tornando a scrivere, viene attivata una memoria che può fare riflettere o ispirare. Ma nella sostanza è un ricordo del passato. Costituisce anche un’opera musicale dedicata all’amico musicista venezuelano Reynaldo Hahn, che ha coinvolto – nei propri ricordi di incontri culturali – anche i musicisti francesi Claude Débussy (però indirettamente, e soltanto negli scritti di memorie su di lui, che non ha voluto mai entrare in amicizia con lo scrittore), e Gabriel Fauré (in un giudizio ammirato per un suo componimento).
Cinquantaseiesima proposta – 15 Luglio 2020. Da Michele Privileggi, Artista, Leinì (Torino).
Virus Sfuggente. Scultura in legno dipinto
Cinquantasettesima proposta – 15 Luglio 2020. Da Michele Privileggi, Artista, Leinì (Torino)
Acchiappa Virus … Collaggio polimaterico e pittura
Cinquantanovesima proposta – 16 Luglio 2020. Da Paolo Piacentini, Artista, Milano.
Presenze nell’Ombra
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